L’azienda è impegnata da qualche anno nella conversione di un aranceto in cultivar ancora poco diffuse in italia, quali finger lime, limetta, kaffir lime, limequat, proseguendo in parte nella produzione di arance, varietà bionda tardiva lanelate, nella produzione di olio della varietà Nocellara dell’Etna, ed è sempre in costante aggiornamento e sperimentazione, con produzioni di nicchia quali zucche varietà okkaido, spaghetti, turbante ed altro.

L’obiettivo che si persegue è quello di cercare di arrivare a nuovi prodotti, di nicchia, freschi o trasformati, avvalendosi della collaborazione di laboratori esterni.


Finger lime

Definito anche caviale vegetale la polpa di questo frutto è salita alla ribalta in alta ristorazione per la bellezza che le sue perle conferiscono a ogni preparazione.
È un agrume dalla forma allungata (per questo la definizione di “finger” che in inglese significa "dito") originario dell'Australia, molto diffuso anche negli Sati Uniti recentemente sta prendendo piede anche in Italia. Grazie al suo sapore dolce amaro il finger lime viene utilizzato nei cocktail, nelle ricette di pesce, nei dolci.

Il suo colore esterno è decisamente vario, marrone, rossiccio, verde, così come le perle interne, rosa , rosso, verde, sanguigno. La scorza ricca di oli essenziali molto profumati può essere usata come spezia una volta essiccata. Benchè sia molto pregiato con un solo frutto di 15 gr si posso preparare svariati piatti.

La bellezza del finger lime sta nelle sue perle esplosive e nella sua versalità: è possibile impiegarlo nei piatti più semplici quali dei crostini con salmone o confetture, torte al cioccolato fondente, sino a piatti di alta ristorazione. Si sposa molto bene con le tartare, finger food e con le ostriche.

Può essere conservato surgelato avendo l’accortezza che quando deve essere impiegato occorre estrarre la polpa subito altrimenti la scorza una volta portato a temperatura ambiente rilascerà un liquido amarognolo sulle perle.



Kaffir lime o Combava

Questo ingrediente ha origini non ancora esattamente determinate, ma si coltiva attualmente in Thailandia e Vietnam, dove trova ampio uso in cucina. Il Kaffir lime o Combava, termine generalmente più usato per identificare il frutto è un piccolo agrume molto simile al lime. La scorza verde e bitorzoluta è molto aromatica e si usa per donare freschezza ai piatti di pesce. Il semplice succo spremuto in una tonica risulta molto gradevole, dissetante, rinfrescante, profumatissimo. Sicuramente ha una forte identità che non consente di esagerare quando utilizzato per condimento in quanto riuscirebbe a sovrastare gli altri sapori, ma questo permette allo stesso tempo una elevata resa del frutto che pesa circa 50 grammi.

 
La parte migliore di questa pianta, però, non è il frutto ma la foglia, dalla caratteristica forma a 8 (tipica di molti agrumi selvatici tra cui il nostro arancio amaro) e dall’inconfondibile aroma erbaceo e pungente, è in grado di conferire una forte identità geografica alle preparazioni culinarie tipiche di quelle zone

Limequat

Il limequat è un ibrido tra lime e kumquat (manadarini cinesi). La dimensione dei frutti è piccola come quelli del lime, ovale dal colore giallo la varietà tavares. La buccia, edibile come quella del kumquat,  ha un sapore dolce, la polpa leggermente acida.



Può essere utilizzato dove viene normalmente utilizzato il limone ma in più ha la buccia edibile, dal buon sapore e con funzioni digestive. Tagliato a fettine può guarnire pietanze di pesce e risultare molto piacevole al palato consumarlo anche da solo.

Limetta di Tahiti

Dai frutti piccoli ovali verdi la limetta di tahiti, o commercialmente detta lime, ha una scorza dai profumi intensi e una polpa succosa e dolce. Molto utilizzata nei cocktail, nelle bevande e in cucina per aromatizzare diverse pietanze, possiede inoltre proprietà benefiche essendo ricca di vitamina C e sali minerali. Mojito e caipirinha i cocktail più conosciuti i cui è utilizzato il lime, ma il suo utilizzo è molto versatile.